De Prospectiva Pingendi


DE PROSPECTIVA PINGENDI. Nuovi scenari della pittura italiana nasce dalla volontà di restituire voce al panorama pittorico italiano più recente, tracciandone i confini. Il titolo, citando il rinomato trattato di Piero della Francesca, è un richiamo alla tradizione che si evolve dalla conferma al rilancio di uno sperimentalismo più che mai vitale. Una riflessione sulla convivenza di personalità artistiche ricollegate a un tutto, che restituisce allo spettatore gli strumenti necessari per comprendere le recenti tendenze.


De Prospectiva Pingendi

Il curatore Massimo Mattioli sceglie quindici artisti dalle individualità eterogenee, dedicandogli spazi connotati di storia nella splendida Todi. Il percorso della mostra si apre all’interno della Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo con un nucleo di dipinti e installazioni di grandi dimensioni che sposano la monumentale architettura del luogo. Troviamo Thomas Braida che ci accoglie con una battaglia spettrale che ben si adegua alla figura elegante e scarnificata di Nicola Samorì.


De Prospectiva Pingendi

Intorno all’antica pala centinata si dispiegano opere come le geometriche finestre acriliche di Marco Neri, il lascivo cromatismo di Gioacchino Pontrelli, la rarefatta periferia di Andrea Chiesi, l’iperrealismo di Nicola Verlato e l’ironica creatività di Mario Consiglio. La trama tessuta dagli artisti prosegue all’interno di Palazzo del Vignola in cui ritroviamo Consiglio, Braida e Samorì con un tormentato dipinto abbinato al cowboy sospeso di Verlato, in dialogo con le forme postindustriali di Andrea Chiesi. Si uniscono al percorso la serenità montana di Danilo Buccella, la teatralità ancestrale di Silvia Mei, le dettagliate figure grafiche di Simone Berti e la fluidità delle superfici ingannevoli di Giuseppe Adamo. A parlarci di luoghi soggettivi della memoria ci pensano Angelo Bellobono e Antonio Bardino, il primo citando l’appartenenza a specifici paesaggi, il secondo attraverso la natura, come unica onirica protagonista. Chiudono il giro due artisti i cui linguaggi suggeriscono possibilità inusuali per intendere la pittura: parliamo delle visioni su carte impresse con il fumo di Alessandro Cannistrà e dei campi elettrici e nebulose della più scientifica Laura Lambroni.




DE PROSPECTIVA PINGENDI. Nuovi scenari della pittura italiana
Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo, Piazza del Popolo 1, Todi
Palazzo del Vignola, Todi